Uccisione di Sara a 22 anni, il dolore della madre: Non c’è più il nostro sole

La tragica scomparsa di Sara Campanella, avvenuta a soli 22 anni a Messina, ha suscitato un profondo dolore e una richiesta di giustizia da parte della madre. Un post emotivo sui social media ha messo in luce la gravità della situazione, richiamando l’attenzione su un caso che ha scosso l’opinione pubblica.
Le dichiarazioni della madre di Sara Campanella
“Sara non parla più, non ride più, è fredda, non c’è più colore, non c’è più il nostro sole, non c’è più la brezza del mare che amavi tanto. C’è solo buio e abisso. E tu sei la mia cometa che gira nell’universo” – queste le parole toccanti riportate nel post, corredato da una fotografia della giovane.
“Non eravamo a conoscenza del fatto che fosse perseguitata; lei pensava di poter gestire il suo rifiuto con coraggio”. La madre prosegue esprimendo il desiderio di vedere realizzati i sogni di Sara: “Voleva laurearsi in oncologia e specializzarsi in anatomia patologica per svolgere autopsie. E ora l’autopsia sarà fatta su di te, amore mio. È fondamentale parlare e denunciare! Aiutatemi a dare voce a Sara. Grazie a tutti”.
Dinamiche del delitto
Sara sarebbe stata uccisa brutalmente da un suo collega universitario, Stefano Argentino, attualmente considerato il principale sospettato. Non vi era alcuna relazione tra i due se non una presunta ossessione da parte dell’indagato nei confronti di Sara.
Secondo le informazioni disponibili, l’aggressore avrebbe inferto un colpo mortale alla gola della giovane, causandone la morte immediata. Dopo l’atto violento, Stefano Argentino si sarebbe dato alla fuga ma sarebbe stato successivamente rintracciato dalle forze dell’ordine nella casa vacanze della sua famiglia.
- Sara Campanella – Vittima
- Stefano Argentino – Presunto aggressore
- Mamma di Sara – Testimone delle sue aspirazioni e sogni