Terremoto campi flegrei magnitudo 4.4, scossa più intensa in 40 anni

Il 12 marzo 2025, la regione dei Campi Flegrei, situata nei pressi di Napoli, ha vissuto un evento sismico significativo. Alle ore 01:25, una scossa di magnitudo 4.4 ha colpito l’area con epicentro a una profondità di soli 2,5 chilometri nei pressi di Napoli Bagnoli. Questo terremoto è stato classificato come il più potente registrato negli ultimi 40 anni nella zona.
un risveglio nella paura
La scossa è stata preceduta e seguita da uno sciame sismico che ha generato numerosi eventi minori. È stata avvertita non solo nei comuni flegrei come Pozzuoli, Bacoli e Quarto, ma anche in vari quartieri di Napoli, inclusi Fuorigrotta, Bagnoli, Vomero e Posillipo. Molti residenti si sono precipitati in strada per precauzione nonostante le avverse condizioni meteorologiche caratterizzate da pioggia e vento.
La superficialità dell’evento ha amplificato la percezione del movimento tellurico tra la popolazione. Sono giunte segnalazioni di danni lievi in diverse aree: crepe nei muri, caduta di calcinacci e un caso isolato di crollo di un controsoffitto che ha comportato ferimenti leggeri. I Vigili del Fuoco hanno prontamente soccorso coloro che erano rimasti intrappolati nelle abitazioni e hanno verificato l’agibilità degli edifici colpiti.
A Pozzuoli, il sindaco ha deciso la chiusura delle scuole per il giorno successivo al fine di effettuare ulteriori controlli strutturali.
un evento storico nel contesto del bradisismo
L’INGV ha affermato che questo terremoto rientra nel fenomeno del bradisismo, caratterizzato dal lento sollevamento e abbassamento del suolo tipico della zona vulcanica dei Campi Flegrei. Secondo gli ultimi bollettini dell’Osservatorio Vesuviano, nelle settimane precedenti il suolo era aumentato a una velocità media di circa 30±5 mm al mese, cifra doppia rispetto ai valori precedenti.
Questo incremento potrebbe aver contribuito all’accumulo energetico rilasciato durante la scossa sismica. Gli esperti indicano che sebbene la magnitudo sia simile a quella registrata nel maggio 2024, la maggiore intensità percepita potrebbe essere dovuta alla durata dell’oscillazione e alla vicinanza dell’epicentro alle aree abitate. Un portavoce dell’INGV ha dichiarato: “Non si registrano variazioni significative nei parametri geochimici che indichino un’imminente attività vulcanica; Non possono essere esclusi ulteriori eventi sismici a breve termine.”
la risposta delle autorità
Dopo il sisma principale, il Dipartimento della Protezione Civile ha attivato un’unità di crisi per coordinarsi con le autorità locali nel monitoraggio della situazione. A Pozzuoli sono state create aree d’accoglienza per i cittadini non sicuri nel rientrare nelle proprie abitazioni e squadre tecniche hanno iniziato ispezioni sugli edifici pubblici e sulle infrastrutture danneggiate. Alle ore 10:00 è prevista una conferenza stampa dall’Osservatorio Vesuviano per fornire aggiornamenti dettagliati sull’accaduto.
- I Vigili del Fuoco
- Il sindaco di Pozzuoli
- Autorità locali
- Dipartimento della Protezione Civile
- Osservatorio Vesuviano