Storia della mia famiglia, la nuova serie di filippo gravino conquista il pubblico dopo il successo di acab su netflix

La recente serie “Storia della mia famiglia”, disponibile su Netflix dal 19 febbraio, ha rapidamente conquistato una posizione di rilievo nella top 10 della piattaforma. Questo nuovo successo si aggiunge a quello di ACAB, lanciata il mese scorso, ed è frutto del lavoro dello sceneggiatore Filippo Gravino.

ambientazione e trama di “storia della mia famiglia”

La narrazione si sviluppa tra Roma, Napoli e la splendida costiera sorrentina, con un focus particolare su Ercolano, luogo d’origine della famiglia protagonista. La serie mescola elementi di dramma e commedia, concentrandosi su Fausto (Eduardo Scarpetta) durante il suo ultimo giorno di vita. La storia esplora temi di speranza e rinascita attraverso i vari personaggi che affrontano il proprio passato e le proprie sfide personali.

I legami familiari

Nella trama emerge forte la passione e l’amore che Fausto nutre per i suoi figli, ai quali decide di affidare le persone che considera parte della sua famiglia. Queste includono figure tradizionali come la madre Lucia (Vanessa Scalera) e il fratello Valerio (Massimiliano Caiazzo), ma anche amici acquisiti come Maria (Cristiana Dell’Anna) e Demetrio (Antonio Gargiulo).

profilo dello sceneggiatore filippo gravino

Filippo Gravino, originario di Capua e nato il 29 giugno 1975, ha un percorso formativo consolidato avendo studiato presso il Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma. Ha ricoperto anche un ruolo didattico come insegnante di sceneggiatura alla Scuola Holden dal 2021 al 2023. Il suo lavoro spazia tra cinema e televisione, con sceneggiature significative quali:

  • Una vita tranquilla
  • Perez
  • Alaska
  • La terra dei figli
  • Fiore
  • Il primo re
  • Veloce come il vento
  • Romulus
  • Gomorra
  • Vite in fuga
  • Rino Gaetano strong > li >

A testimonianza del suo talento, Gravino ha ricevuto cinque nomination ai prestigiosiDavid di Donatello strong >e unNastro D’argento nel 2017. strong > p >

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Scritto da Giancarlo Umberti