Sara uccisa a 22 anni, il misterioso confessionale del 26enne ossessionato

Il caso dell’omicidio di Sara Campanella ha scosso profondamente l’opinione pubblica, con la confessione del 26enne Stefano Argentino che ha ammesso di aver aggredito la giovane. Durante un interrogatorio con i pubblici ministeri, Argentino ha rivelato dettagli inquietanti riguardo all’accaduto.
Omicidio Sara Campanella: confessione di Stefano Argentino
Arrestato per omicidio volontario, il giovane ha raccontato di aver cercato di avvicinare Sara per chiedere spiegazioni su un messaggio non ricevuto lo scorso gennaio. Secondo quanto riportato da Rai News, la ragazza si sarebbe mostrata “fredda e indifferente” nei suoi confronti anche in questa occasione.
Sembra evidente che Argentino avesse perseguitato Sara per anni, nonostante lei avesse sempre manifestato disinteresse. La situazione è degenerata quando, dopo il turno come tirocinante in ospedale, Sara ha informato le amiche tramite una nota vocale riguardo a un nuovo inseguimento da parte del suo stalker, che si è concluso tragicamente con un accoltellamento.
Conversazione premonitrice
Poco prima dell’aggressione, Sara aveva registrato una conversazione con Argentino e l’aveva inviata alle sue amiche. In questo audio, esprimeva chiaramente il suo desiderio di essere lasciata in pace: “Io non ho tempo da perdere. Ora te lo dico: non voglio nulla con te… Cosa hai capito di questa cosa? Ora te lo ripeto, se mi puoi lasciare in pace cortesemente…”
- Sara Campanella – vittima
- Stefano Argentino – accusato dell’omicidio
- Amiche di Sara – testimoni della situazione preoccupante