Risarcimento da un milione di euro per militare casertano vittima dell’amianto

risarcimento per la famiglia di clemente crisci

Il Tribunale Civile di Roma ha emesso una sentenza significativa riguardante il Ministero della Difesa, ordinando un risarcimento di 1 milione di euro ai familiari di Clemente Crisci. Questo caso si riferisce alla morte del sottocapo nocchiere, avvenuta nel 2015 a causa di un mesotelioma pleurico, malattia riconducibile all’esposizione all’amianto durante il servizio nella Marina Militare.

dettagli sulla carriera e la malattia

Clemente Crisci, originario di Maddaloni, prestò servizio militare dal 1966 al 1971, lavorando su navi contenenti amianto senza alcuna forma di protezione. Nel 2014 gli fu diagnosticato il mesotelioma pleurico e morì l’anno successivo. Nonostante fosse nota la pericolosità dell’amianto, non ricevette mai le necessarie protezioni durante il suo impiego. Solo nel 2018, dopo la sua scomparsa, è stato ufficialmente riconosciuto che la malattia era correlata al suo servizio.

commento legale e implicazioni future

Ezio Bonanni, avvocato della famiglia Crisci, ha dichiarato: “La sentenza non restituirà Clemente, ma rappresenta un passo fondamentale verso la bonifica delle navi dall’amianto e mira a prevenire ulteriori vittime.” Questa decisione giudiziaria sottolinea l’importanza della tutela dei diritti dei militari e delle loro famiglie in relazione ai danni causati da esposizioni nocive durante il servizio.

  • Clemente Crisci – Sottocapo nocchiere
  • Ezio Bonanni – Legale della famiglia
Scritto da Giancarlo Umberti