Restauro della reggia di quisisana a castellammare: nuovi impianti per lo sviluppo del sito

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Il recupero della Reggia di Quisisana, un importante simbolo di Castellammare di Stabia, ha fatto un significativo passo avanti. Recentemente, è stato rilasciato il parere motivato positivo nell’ambito della Procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale (screening di incidenza) per il progetto che prevede il restauro delle facciate e la modernizzazione degli impianti del complesso storico, inclusa la gestione delle acque piovane.

progetto di valorizzazione della reggia

Questo intervento è parte integrante del piano di valorizzazione promosso dal Ministero della Cultura attraverso il Parco Archeologico di Pompei. La valutazione ambientale ha confermato la compatibilità dell’intervento con l’ambiente naturale e paesaggistico circostante, dove si trova la Reggia, immersa nel verde del monte Faito.

interventi previsti

Il progetto si articola su due principali direttrici:

  • Restauro conservativo delle facciate: L’obiettivo è riportare alla luce l’identità storica e architettonica dell’edificio, affrontando le problematiche causate dall’usura del tempo e dalle intemperie.
  • Ammodernamento degli impianti: Si prevede una particolare attenzione al sistema di smaltimento delle acque piovane, attualmente insufficiente, oltre alla revisione degli impianti tecnologici per garantire un utilizzo più efficiente e sostenibile del bene.

significato culturale e turistico

L’approvazione da parte della VIncA rappresenta un passo cruciale per avviare la fase operativa del progetto. Questo si inserisce in un contesto più ampio volto al rilancio culturale e turistico del sito di Quisisana, con l’intento di restituire alla comunità e ai visitatori un luogo ricco di valore storico, artistico e paesaggistico.

La Reggia, che in passato era una residenza reale borbonica e sede museale, avrà l’opportunità di tornare a essere un polo culturale attrattivo. Sarà in grado di coniugare memoria storica ed innovazione, bellezza funzionale. Questo rappresenta un simbolo per il territorio che si prepara ad affrontare una nuova stagione.

Scritto da Giancarlo Umberti