Pompei e Porta Stabia: scoperte recenti sulle tombe antiche

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Il Parco Archeologico di Pompei ha recentemente pubblicato un nuovo e-journal intitolato Rubbish and public memory at the Stabian Gate: when archaeology defines an urban gateway. Questo articolo, redatto da un team di esperti, si inserisce nel contesto delle ricerche scientifiche condotte in collaborazione con istituti accademici sia nazionali che internazionali.

ricerca archeologica a Porta Stabia

Nel periodo compreso tra il 2021 e il 2024, gli scavi effettuati nelle tombe di M. Tullius e M. Alleius Minius, situate presso la Porta Stabia, hanno fornito importanti informazioni sull’accesso alla città attraverso questo varco e sui cambiamenti avvenuti dal II secolo a.C. fino all’epoca imperiale. Durante le indagini sono stati identificati riempimenti risalenti al II secolo a.C., costituiti da materiale proveniente da un fossato dell’inizio del I secolo a.C.

scoperte significative

Le trincee scavate hanno rivelato che le aree ad est della strada d’accesso alla città erano inizialmente colme di rifiuti urbani. Solo successivamente è stato realizzato un piano di costruzione per ospitare i monumenti funerari della nobiltà locale, iniziando dai due personaggi citati.

collaborazioni e revisione del progetto

L’e-journal in lingua inglese è stato sottoposto a revisione da parte di Talia Smith della Brown University. Il progetto è frutto della cooperazione tra l’École française de Rome e l’École Pratique des Hautes études ed è parte integrante del programma di ricerca dedicato alle necropoli di Porta Nocera e Porta Stabia.

autori dell’articolo

  • William Van Andringa
  • Elsa Dias
  • Flore Giraud
  • Anne-Laure Bollen
  • Achille Bertrand
  • Victor Morcillo
  • Johannes Laiho
  • Henri Duday
  • Audrey Pilon
  • Julie Rivière
  • Malina Robert
Scritto da Giancarlo Umberti