Operazione contro sfruttamento sessuale online a napoli: 15 indagati e 4 arresti

Un’importante operazione condotta dalla Polizia di Stato, sotto il coordinamento della Procura Distrettuale di Napoli, ha portato all’identificazione di 15 indagati e 4 arresti in relazione a un’inchiesta riguardante lo sfruttamento sessuale online dei minori.

L’intervento ha comportato il sequestro di notevoli quantità di materiale pedopornografico, nonché dispositivi informatici e wallet di criptovalute utilizzati per effettuare pagamenti relativi a contenuti illeciti.

profilo degli arrestati e degli indagati

Tra le persone arrestate si trovano:

  • un 27enne disoccupato di Foggia
  • un 49enne informatico di Biella
  • un 22enne operaio di Caserta
  • un 36enne massaggiatore di Pesaro Urbino

Nell’elenco dei 15 indagati, le età variano tra i 22 e i 67 anni, comprendendo diverse categorie professionali quali impiegati, operai, liberi professionisti e un avvocato.

dettagli sull’operazione “Stream”

L’operazione, denominata “Stream”, è stata realizzata dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online, in collaborazione con il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Napoli, sotto l’egida della IV Sezione della Procura della Repubblica di Napoli. Durante l’esecuzione dell’operazione sono stati coinvolti centri operativi situati in diverse regioni italiane come:

  • Lombardia
  • Lazio
  • Piemontе
  • Toscana
  • Emilia-Romagna
  • Puglia
  • Veneto
  • Sardegna

dettagli sull’indagine internazionale e chiusura della piattaforma “KidFlix”

L’inchiesta ha assunto una dimensione internazionale grazie al supporto fornito da Europol, coinvolgendo oltre 35 Paesi, tra cui:

  • Germania strong > li >
  • Stati Uniti strong > li >
  • Regno Unito strong > li >
  • Francia strong > li >
  • Spagna strong > li >
  • Canada strong > li >
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    Questo ha permesso l’identificazione di circa 1.400 sospettati a livello globale e la chiusura della piattaforma “KidFlix”, attiva dal 2021, che consentiva lo streaming e il download di contenuti pedopornografici.

    Nelle operazioni del 11 marzo 2025, le autorità tedesche e olandesi hanno sequestrato il server della piattaforma, che conteneva ben 72.000 video. In totale su KidFlix erano stati caricati circa 91.000 file unici, corrispondenti a circa 6.288 ore di materiale illegale. Il sito utilizzava un sistema basato su token e criptovalute che permetteva agli utenti di accumulare crediti caricando nuovi contenuti.

    Sono emersi dati preoccupanti secondo cui lo sfruttamento sessuale minorile rappresenta una delle principali minacce per la sicurezza dell’Unione Europea, come evidenziato nel rapporto SOCTA (Serious Organised Crime Threat Assessment). L’evoluzione digitale ha ampliato notevolmente la diffusione e la produzione illegale del materiale pedopornografico a livello globale.

    RIPRODUZIONE RISERVATA
    Articolo pubblicato il giorno 3 Aprile 2025 – 07:37

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Scritto da Giancarlo Umberti