Nome truffa: latte di bufala da un noto caseificio casertano

SAN TAMMARO – Il processo in corso presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere riguarda il caso di Maria Ristaldo, proprietaria di un’azienda zootecnica situata a San Tammaro, accusata di frode.
accuse e modalità della frode
Secondo le accuse, la Ristaldo avrebbe fornito latte di bufala a un caseificio, ma in realtà la merce conteneva una significativa quantità di latte vaccino. Questo comportamento ha ingannato il titolare del caseificio e rappresenta una violazione del contratto stipulato per la fornitura del prodotto autentico. Durante l’udienza, i carabinieri dei Nas hanno presentato nuove evidenze, tra cui fatture che attestano come il caseificio sia stato vittima della truffa.
rappresentanza legale
La parte civile è rappresentata dagli avvocati Gaetano e Raffaele Crisileo, mentre l’imputata è difesa dall’avvocato Vincenzo D’Angelo. La prossima udienza prevede l’interrogatorio dell’imputata e l’esame dei testimoni e dei consulenti della difesa. La sentenza finale sarà emessa dal Giudice Monocratico Davide Valenziano.
sequestro di prodotti non conformi
Nelle settimane precedenti, sono stati sequestrati migliaia di quintali di prodotti destinati alla produzione lattiero-casearia in diverse aziende della provincia di Caserta. L’operazione ha avuto un valore superiore ai 200 milioni di euro ed è stata condotta a seguito delle violazioni delle normative sulla tracciabilità del latte. Il latte sequestrato era destinato alla produzione di formaggi per alcune delle principali aziende del settore alimentare ma non rispettava gli standard richiesti dalle normative europee e italiane.
- Maria Ristaldo – imputata
- Gaetano Crisileo – avvocato parte civile
- Raffaele Crisileo – avvocato parte civile
- Vincenzo D’Angelo – avvocato difensore
- Davide Valenziano – Giudice Monocratico