Murale di geolier vandalizzato a napoli nel rione gescal

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Un recente atto vandalico ha colpito un murale dedicato a Geolier, noto rapper della scena musicale italiana, situato nel rione Gescal, un quartiere che rappresenta le sue origini. Questo gesto ha suscitato grande indignazione tra i residenti e gli appassionati dell’artista.

Vandalismo sul murale di Geolier

Il murale, realizzato nel 2024 dallo street artist Filospray, presenta il volto di Geolier accanto a quello di Diego Armando Maradona. Recentemente, il volto del rapper è stato imbrattato con vernice bianca, mentre l’immagine del leggendario calciatore è rimasta intatta. L’atto si presume sia avvenuto nella notte precedente alla scoperta, avvenuta sabato mattina.

Il significato del murale

L’opera non solo celebra la musica di Geolier, ma anche il profondo legame con il suo quartiere. Rappresenta un tributo al rito scaramantico di Maradona e al brano “I p’ me, tu p’ te”, che ha riscosso successo durante il Festival di Sanremo. La posizione del murale sulla porta del circoletto alla III traversa Cupa Capodichino lo rende un luogo simbolico per l’artista e per la comunità locale.

La reazione del quartiere

I residenti del rione Gescal hanno espresso solidarietà nei confronti dell’artista. Molti ritengono che l’atto vandalico non fosse diretto contro Geolier ma piuttosto una bravata senza significato. Filospray ha dichiarato sui social media che ripristinerà presto l’opera danneggiata, definendo l’accaduto “uno schiaffo al cuore del rione Gescal”.

L’indignazione per l’atto vandalico

Il sentimento comune tra i cittadini è uno di indignazione per quanto accaduto. Filospray ha affermato: “Emanuele non merita questo; il rione non merita questo”. Il messaggio evidenzia come il legame tra Geolier e la sua comunità rimanga forte malgrado le difficoltà.

  • Geolier (Emanuele Palumbo)
  • Diego Armando Maradona
  • Filospray (street artist)
  • Salvatore Carmando (massaggiatore Napoli)

Nell’attesa che il volto di Geolier torni a risplendere sul muro commemorativo, i residenti continuano a dimostrare affetto nei confronti dell’artista e della sua storia.

Scritto da Giancarlo Umberti