Morta a 41 anni in ospedale, l’urlo di dolore sulla barella

Nuove informazioni emergono riguardo alla tragica scomparsa di Cristina Pagliarulo, una donna di 41 anni originaria di Giffoni Valle Piana, deceduta all’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno a seguito di un lungo periodo di sofferenza. La vicenda è stata al centro di un servizio della trasmissione Fuori dal Coro, che ha messo in luce le problematiche del sistema sanitario locale.
il servizio su cristina pagliarulo a fuori dal coro
Poco prima dell’evento fatale, durante la trasmissione Fuori dal Coro, era andato in onda un servizio che denunciava le condizioni critiche dell’ospedale salernitano. In particolare, si udiva la voce disperata di una donna che implorava aiuto ai medici, creando un forte impatto emotivo sui telespettatori.
Successivamente, alcuni conoscenti di Cristina hanno contattato la redazione del programma riconoscendola nella donna in difficoltà. Questo ha portato alla ricostruzione delle ultime ore della vita della 41enne, presentata in un nuovo segmento del programma.
le parole disperate di cristina
Cristina, nonostante la gravità della sua condizione, continuava a chiedere aiuto con frasi come: “Aiutatemi, dottoressa mi fa male tutto. Perché mi sto gonfiando? Scusatemi, la terapia non fa effetto”. Le sue richieste venivano ignorate e liquidate con una semplice terapia antinfiammatoria e l’invito a riposarsi.
la tragica situazione in ospedale
Dopo 24 ore trascorse sulla barella del pronto soccorso e circa 48 ore complessive dall’arrivo in ospedale, Cristina è deceduta. Nonostante il figlio fosse intervenuto per assisterla e gli fosse stato detto che si trattava solo di calcoli biliari, la realtà era ben più grave: era affetta da ischemia intestinale. Secondo il parere del medico legale Pasquale Bacco: “Chi non è intervenuto ha ucciso la paziente”.
- Cristina Pagliarulo – vittima della tragedia
- Pasquale Bacco – medico legale coinvolto nel caso
- Personale medico dell’ospedale Ruggi d’Aragona – oggetto delle denunce nel servizio
- Telespettatori – testimoni della denuncia attraverso il programma televisivo
Dopo due ore dall’accesso al pronto soccorso, una TAC evidenziò una condizione clinica critica; Nessun intervento immediato fu effettuato. Solo oltre un giorno dopo si accertò una necrosi con emorragia massiva. Quando finalmente venne portata in sala operatoria, non c’era più nulla da fare per salvarla.