Mondragone: madri insegnano alle figlie l’arte del furto nell’infanzia difficile

Un episodio inquietante ha colpito la cittadina di Mondragone, dove due donne, presumibilmente di origine bulgara, sono state denunciate per aver coinvolto le proprie figlie in una serie di furti all’interno di negozi locali. Questo comportamento solleva interrogativi sulla sicurezza e sull’uso improprio dei minori.
le vittime: commercianti e l’ombra del sospetto
La denuncia è stata presentata al deputato Francesco Emilio Borrelli, appartenente ad Alleanza Verdi-Sinistra, grazie alla testimonianza della consorte del proprietario di un negozio di articoli per la casa. La donna ha descritto come le sospettate abbiano orchestrato un piano ben congegnato: mentre una delle donne distraeva il personale chiedendo informazioni su un prodotto, l’altra si appropriava del portafoglio dalla tasca della commessa, mentre la bambina più grande nascondeva il bottino negli slip.
la fuga e le telecamere: prove inconfutabili
Le immagini catturate dalle telecamere di sorveglianza hanno immortalato la fuga repentina delle due donne, confermando i sospetti emersi in precedenza. Le registrazioni mostrano chiaramente una delle donne con una neonata in braccio, utilizzata probabilmente per suscitare compassione nelle vittime e distogliere l’attenzione dai furti.
l’appello: fermiamo questo scempio
“È inaccettabile che i bambini vengano sfruttati in questo modo”, ha affermato il deputato Borrelli. “Si richiede un incremento dei controlli da parte delle forze dell’ordine affinché queste persone siano portate davanti alla giustizia. Non solo commettono reati, ma rubano anche l’innocenza ai bambini”.
- Francesco Emilio Borrelli – Deputato Alleanza Verdi-Sinistra
- Commerciante – Testimone della vicenda
- Bambina di 3-4 anni – Complice nel furto
- Neonata – Utilizzata durante i furti