Misure interdittive per professionisti ad avellino: ecco cosa sapere

misure interdettive a avellino per bancarotta fraudolenta
Il Tribunale del Riesame di Avellino ha emesso misure interdittive nei confronti di due professionisti locali, indagati per bancarotta fraudolenta patrimoniale e autoriciclaggio. Questo provvedimento è il risultato dell’appello presentato dalla Procura della Repubblica di Benevento, sotto la direzione del procuratore facente funzione Gianfranco Scarfò.
contesto dell’indagine
L’indagine è stata avviata dalla Guardia di Finanza dopo il fallimento di una società, dichiarato dal Tribunale di Benevento nel gennaio 2021. L’azienda in questione operava formalmente nel settore del commercio di polimeri, petrolio e carburanti, con sede a Roma. Essa era derivata da una precedente società attiva a Montesarchio (Benevento), specializzata nella manutenzione di giardini e parchi, nonché nella gestione dei rifiuti.
dettagli sul fallimento
Il fallimento ha generato un passivo accertato superiore ai 16 milioni di euro, mentre l’attivo risultava pari a zero. Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza hanno incluso l’acquisizione e l’analisi della documentazione bancaria e fiscale, insieme all’ascolto dei testimoni e alla rivalutazione degli elementi già emersi in altre inchieste della Procura beneventana.
operazioni sospette ricostruite
Secondo le autorità inquirenti, gli amministratori della società coinvolta avrebbero ottenuto un finanziamento pubblico ammontante a circa due milioni di euro. Successivamente, avrebbero simulato la cessione di un opificio industriale situato a Montesarchio, valutato intorno ai 700mila euro. La struttura non è mai stata utilizzata per i fini previsti dal progetto finanziato con fondi pubblici.
Le indagini continuano al fine di chiarire ulteriori responsabilità legate alla vicenda e possibili sviluppi futuri.