Lui tormenta lei mentre la mamma di Sara non vede il male

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La tragica storia di Sara Campanella, una giovane di 22 anni di Messina, si aggiunge all’elenco delle vittime di femminicidio. La sua vita è stata spezzata in un brutale omicidio che ha scosso l’opinione pubblica e sollevato interrogativi sulla sicurezza delle donne.

l’omicidio di sara campanella: la testimonianza della madre

In un’intervista rilasciata a Il Corriere del Mezzogiorno, la madre della vittima ha dichiarato: “Sara non ne aveva mai parlato. Nessuno di noi sapeva della sua esistenza, nessuno l’aveva sentito nominare.” Questo rivela quanto fosse riservata riguardo alla situazione con il suo aggressore, Stefano Argentino, un compagno di università di 26 anni, arrestato per omicidio.

relazione con l’aggressore e comportamenti ossessivi

Secondo le informazioni disponibili, Sara non aveva mai intrapreso alcun tipo di relazione con Argentino. Lui dimostrava un interesse ossessivo nei suoi confronti, pedinandola e tormentandola continuamente. Nonostante ciò, Sara continuava a respingerlo gentilmente, sopportando i suoi inseguimenti senza confidarsi con la famiglia o il fidanzato.

silenzio e preoccupazioni non espresse

Probabilmente per evitare inutili preoccupazioni, Sara aveva scelto di nascondere la situazione sia alla famiglia che al fidanzato. Quest’ultimo ha affermato di essere a conoscenza solo dei messaggi inviati da Argentino, suggerendo a Sara di bloccarlo. La madre ha sottolineato che:Sara non aveva mai manifestato timori. Era circondata da amici e persone che le volevano bene.”

il giorno dell’omicidio: una sequenza drammatica

Purtroppo, quel fatidico giorno, Sara è stata seguita nuovamente mentre si dirigeva verso la fermata dell’autobus dopo il turno da tirocinante in ospedale. È stata aggredita alle spalle e accoltellata alla gola. Testimoni hanno riferito che pregava l’aggressore affinché andasse via e la lasciasse in pace. L’interesse non corrisposto nella mente del killer ha portato a questa tragedia senza senso.

  • Sara Campanella – Vittima
  • Stefano Argentino – Aggressore arrestato
  • Mamma di Sara – Testimone chiave dell’accaduto
  • Amici e familiari – Persone vicine alla vittima
  • Testimoni oculari – Presenti durante l’aggressione
Scritto da Giancarlo Umberti