Luca trapanese presenta nata per te a san lorenzo maggiore

Il prossimo evento culturale di rilevanza si svolgerà nella Sala Polifunzionale di San Lorenzo Maggiore, dove Luca Trapanese, scrittore e assessore alle politiche sociali del Comune di Napoli, presenterà il suo libro “Nata per Te. Storia di Alba raccontata fra noi”. La presentazione avrà luogo giovedì 27 febbraio alle 18.30 ed è parte del ciclo di incontri intitolato “Frammenti di speranza, racconti e riflessioni di storie”.

luca trapanese: un autore impegnato

Luca Trapanese sarà intervistato dall’autore Rai Gabriele Di Marzo durante l’evento. Questo incontro segue il successo della prima sessione del ciclo, che ha visto come ospite l’attore Mirko Frezza. La storia personale di Trapanese e della sua figlia adottiva Alba, accolta nel 2017 nonostante le sfide legate alla sindrome di Down, ha suscitato un ampio interesse a livello nazionale. È importante notare che Trapanese è stato il primo italiano single, dichiaratamente gay e cattolico praticante a completare una adozione legale.

impegno sociale e progetti

Luca Trapanese è fortemente attivo nel settore sociale; coordina iniziative di sviluppo economico in India ed è fondatore della onlus “A ruota libera”. Questa organizzazione rappresenta un punto di riferimento per le famiglie con persone disabili e gestisce diversi progetti significativi:

  • Una comunità per ragazzi orfani e disabili;
  • Una scuola dedicata al recupero degli antichi mestieri;
  • Una casa-famiglia per bambini affetti da patologie gravi.

Durante la serata, i partecipanti avranno l’opportunità di interagire direttamente con Trapanese, ponendo domande e condividendo riflessioni sulle tematiche trattate.

sostegno delle associazioni locali

Gli eventi del ciclo “Frammenti di speranza” ricevono supporto da diverse associazioni locali e dalla Parrocchia San Lorenzo Martire, oltre al patrocinio del Comune di San Lorenzo Maggiore. Questo conferma l’importanza dell’incontro non solo dal punto di vista culturale ma anche sociale.

Scritto da Giancarlo Umberti