I faRinati: come i detenuti di Carinola trovano una nuova opportunità nei forni

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Il progetto “I FaRinati” si configura come un’importante iniziativa di rinascita e speranza, coinvolgendo i detenuti della casa di reclusione di Carinola (Caserta) nella produzione artigianale di dolci, colombe pasquali e prodotti da forno. Questa opportunità offre ai partecipanti un percorso formativo significativo, mirato al riscatto personale.

presentazione del progetto “I FaRinati”

L’iniziativa è stata presentata presso la Sala Caduti di Nassiriya del Consiglio regionale della Campania, grazie alla collaborazione tra l’associazione Generazione Libera, la direzione del carcere e il Garante regionale delle persone private della libertà personale, Samuele Ciambriello. Quest’ultimo ha sottolineato l’importanza di percorsi che possano restituire dignità ai detenuti, affermando: “Se non liberiamo la speranza, come possiamo parlare di reintegrazione?”

obiettivi e significato dell’iniziativa

L’obiettivo principale è creare competenze utili per il futuro dei detenuti, consentendo loro di uscire dalle mura dell’indifferenza. Ciambriello ha evidenziato che il progetto rappresenta una concreta possibilità per il reinserimento sociale.

laboratorio professionale all’interno del carcere

Grazie a un finanziamento della Cassa delle Ammende, è stato allestito un laboratorio dedicato alla produzione di pane, pasticceria e grandi lievitati. La gestione è affidata all’associazione Generazione Libera, che attualmente impiega cinque detenuti. Il presidente dell’associazione, Rosario Laudato, ha dichiarato: “Siamo partiti da due persone e stiamo crescendo.”

dettagli sull’attività del laboratorio

  • I prodotti vengono venduti sia all’interno che all’esterno della struttura.
  • L’iniziativa rappresenta una concreta occasione di formazione e lavoro.
  • L’interesse da parte dei detenuti è in costante aumento.

sostegno istituzionale e partecipazione degli ospiti

Anche il direttore del carcere di Carinola, Carlo Brunetti, ha espresso fiducia nel progetto, considerandolo essenziale per preparare i detenuti al rientro nella società. Ha affermato: “Chi uscirà porterà con sé non solo un’esperienza ma anche una competenza spendibile nel mondo del lavoro.”

ospiti presenti all’evento di presentazione

  • Duen detenuti coinvolti nel progetto
  • Garante dei detenuti del Piemonte, Bruno Mellano
  • Sindaco locale e altri rappresentanti istituzionali

L’evento si è concluso con una degustazione dei prodotti realizzati nel laboratorio, dimostrando concretamente come il carcere possa trasformarsi in un luogo di riscatto e nuove opportunità.

Scritto da Giancarlo Umberti