Gaeta celebra i martiri dell’Unità d’Italia con la bandiera delle Due Sicilie

Contenuti dell'articolo

Gaeta ha nuovamente assunto, per tre giorni, il ruolo di capitale della memoria meridionale. Diverse centinaia di partecipanti, provenienti da tutta Italia e anche dall’estero, si sono riuniti per prendere parte a eventi significativi che hanno rievocato le ultime fasi del Regno delle Due Sicilie e celebrato l’identità di un popolo spesso trascurato.

gaeta: simbolo di sacrificio e resistenza

Il fulcro dell’evento è stato un convegno che ha visto la partecipazione di intellettuali e storici come la prof.ssa Mariolina Spadaro, il dr. Alessandro Romano e il prof. Gennaro De Crescenzo, presidente del Movimento Neoborbonico. Il dibattito si è concentrato su figure emblematiche come Ferdinando I, Maria Sofia e sull’assedio di Gaeta, un episodio tragico ma fondamentale nella coscienza meridionalista.

Durante il suo intervento, De Crescenzo ha dichiarato: «Gaeta non è solo un luogo; rappresenta un simbolo: qui è terminato un Regno, ma ha avuto inizio una lunga resistenza culturale».

il sindaco: “preservare la memoria storica”

Il sindaco Cristian Leccese ha accolto i partecipanti sottolineando l’importanza di mantenere viva questa memoria come patrimonio collettivo al di là delle ideologie. Ha affermato: «Questa città ha un dovere morale verso la propria storia. L’identità deve essere coltivata e la memoria è un seme da proteggere. Gaeta ha l’importante compito di preservare la memoria storica dell’antico popolo delle Due Sicilie».

intervento dello scrittore Pino Aprile

A rendere ancora più ricca la manifestazione è stata l’imprevista presenza dello scrittore e giornalista Pino Aprile, che ha coinvolto il pubblico con un discorso appassionato sulla necessità di narrare nuovamente il Sud basandosi su verità storiche e riscatto culturale. «Non si tratta di nostalgia, ma di giustizia: il Mezzogiorno deve tornare protagonista del proprio destino» – queste le sue parole.

cerimonie suggestive a gaeta

Toccante è stata anche la visita alla fortezza borbonica e la cerimonia religiosa con alzabandiera sulla storica Batteria “La Favorita”, uno dei luoghi più significativi dell’assedio. Il momento culminante si è svolto sulla spiaggia durante una commemorazione notturna dei soldati caduti; l’artista Fabrizio Mandara ha interpretato “Te voglio bene assaje”, canzone che accompagnò i soldati alla partenza dopo l’assedio e la fine del Regno.

l’amore per la storia del sud

Lungo le strade di Gaeta rimangono evidenti segni di un amore autentico per la storia del Sud, manifestatosi attraverso associazioni locali, pubblicazioni ed espressioni collettive. Un popolo che continua a ricordare con passione anche a distanza di oltre 160 anni.

  • Prof.ssa Mariolina Spadaro
  • Dr. Alessandro Romano
  • Prof. Gennaro De Crescenzo
  • Pino Aprile
  • Fabrizio Mandara
Scritto da Giancarlo Umberti