Escursione gratuita a massa lubrense e punta campanella con guide ambientali

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itinerario del progetto “In cammino per la rete delle aree marine protette della campania”

Il progetto “In cammino per la Rete delle Aree Marine Protette della Campania” offre un’opportunità unica di esplorazione e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale. La prossima escursione si svolgerà il 23 marzo, partendo da Termini, frazione di Massa Lubrense, fino a Punta della Campanella. Questo luogo rappresenta un importante sito archeologico e panoramico, con una vista spettacolare su Capri e sulla Baia di Ieranto.

dettagli dell’escursione

L’escursione sarà guidata da esperti professionisti dell’Aigae (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche), i quali condurranno i partecipanti attraverso un ambiente caratterizzato da macchia mediterranea, storia e paesaggi mozzafiato. L’iniziativa mira a promuovere una maggiore consapevolezza riguardo alla tutela degli habitat naturali e delle tradizioni locali.

  • Professionisti dell’Aigae come guide
  • Punto di partenza: Termini, Massa Lubrense
  • Punto d’arrivo: Punta della Campanella
  • Vista panoramica su Capri e Baia di Ieranto

obiettivi del progetto

L’iniziativa è parte di un programma più ampio volto a rafforzare le sinergie tra le aree marine protette in Campania. Si propone di tutelare e valorizzare questo patrimonio ambientale anche durante i mesi invernali, incentivando attività che favoriscano un turismo sostenibile e rispettoso dei territori costieri.

presentazione ufficiale del progetto

La presentazione del progetto ha avuto luogo recentemente a Napoli, con la partecipazione di figure chiave nel settore. Tra i presenti si annoverano:

  • Felice Casucci – Assessore regionale al Turismo
  • Rosa Caterina Marmo – Dirigente regionale
  • Maurizio Simeone – Direttore Amp Gaiola
  • Antonino Miccio – Direttore Amp Regno di Nettuno
  • Carmela Guidone – Direttore Amp Punta Campanella
  • Rosalba Giugni – Presidente nazionale di Marevivo

L’iniziativa è realizzata grazie alla Rete Infeas dei Centri di Educazione Ambientale e al supporto della Regione Campania.

Scritto da Giancarlo Umberti