Demolite 60 casette abusive sul fiume volturno: cosa sapere

Castel Volturno – La procura di Santa Maria Capua Vetere ha annunciato la conclusione dei lavori per la rimozione di 60 strutture illegali utilizzate per la pesca lungo il fiume Volturno, iniziati il 10 marzo. Queste costruzioni abusive occupavano un tratto di circa 9 chilometri nelle vicinanze della foce del fiume.

Strutture abusive e impatti ambientali

Le strutture rimosse erano composte da tralicci in ferro, grandi reti e baracche, utilizzate per praticare il metodo di pesca noto come “Cala Cala”. Le autorità hanno accertato che tali costruzioni violavano diverse normative: occupavano suolo pubblico senza alcuna autorizzazione, arrecavano danni all’ambiente circostante e ostacolavano il regolare flusso dell’acqua.

Interventi delle autorità locali

In seguito a un accordo tra Regione Campania, Provincia di Caserta e Comune, è stato stanziato un budget complessivo di 593.000 euro per la demolizione delle strutture. I lavori sono stati affidati a un’impresa situata ad Afragola e si prevede che dureranno tre mesi. Durante l’intera operazione, sarà garantito il monitoraggio da parte dei Carabinieri e della Capitaneria di Porto.

Restituzione del fiume alla comunità

Al termine degli interventi previsti, il fiume Volturno tornerà ad essere libero e accessibile alla cittadinanza. Si sottolinea che le indagini relative alle persone coinvolte nel caso sono ancora in corso; queste ultime sono considerate innocenti fino a una sentenza definitiva.

  • Pescatori locali
  • Aziende coinvolte nella rimozione
  • Autorità regionali e provinciali
  • Carabinieri
  • Capitaneria di Porto
Scritto da Giancarlo Umberti