Corsi fantasma dell’alto calore: avellino inizia il processo

Il processo di primo grado che coinvolge dieci individui nell’inchiesta sui corsi di formazione “fantasma” dell’Alto Calore avrà inizio domani presso il tribunale di Avellino. Questo evento rappresenta un momento significativo per chiarire le responsabilità legate a presunti reati economici e amministrativi.
accuse formulate dalla procura
Le contestazioni, avanzate dalla Procura di Avellino, comprendono diverse violazioni, tra cui:
- Indebita compensazione fiscale
- Emissione di fatture non veritiere
- Peculato
- False comunicazioni sociali
dettagli sull’indagine
L’inchiesta è stata avviata nel febbraio 2023 dai pubblici ministeri Luigi Iglio e Vincenzo Toscano. È emerso un presunto sistema riguardante corsi di formazione per i dipendenti, che secondo l’accusa non sarebbero stati mai realmente attuati.
imputati coinvolti nel processo
Nella lista degli imputati figurano i titolari di sei società responsabili dei progetti formativi, oltre all’ex amministratore unico di Alto Calore, Michelangelo Ciarcia, e un suo collaboratore stretto. Ciarcia dovrà rispondere anche delle accuse di peculato e false comunicazioni sociali per aver presumibilmente registrato nel bilancio della sua azienda compensazioni indebite relative al credito d’imposta tra il 2019 e il 2021, per un valore vicino ai 400mila euro.
svolgimento del processo e sviluppi precedenti
Due degli imputati hanno optato per essere giudicati con rito abbreviato e sono stati condannati a tre anni di reclusione, sei mesi in più rispetto alla richiesta del pubblico ministero. Il processo che inizierà domani si configura come un passaggio fondamentale per fare chiarezza su una situazione complessa che ha colpito l’Alto Calore e la comunità avellinese.
- Michelangelo Ciarcia (ex amministratore unico)
- Titolari delle sei società coinvolte
- Collaboratori vari dell’ex amministratore
- Diverse figure professionali legate ai corsi di formazione