Corruzione a Caserta, inizia il processo tra rinvii e complicazioni

La situazione giudiziaria a Caserta sta subendo sviluppi significativi, con un’udienza preliminare che è stata posticipata al 10 giugno. Questo procedimento coinvolge un gruppo di imprenditori, ex amministratori e dirigenti del Comune, accusati di corruzione e falsificazione di documenti pubblici. Al centro dell’inchiesta vi sono le azioni dell’ex assessore Massimiliano Marzo, il cui arresto è stato confermato dal Riesame, e l’ex vicesindaco Emiliano Casale, indagato per voto di scambio.
Dettagli sul processo
L’udienza si è tenuta dinanzi al gup Maria Pasqualina Gaudiano presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il processo non ha potuto iniziare a causa di notifiche non effettuate, motivo per cui è stato rinviato alla data stabilita del 10 giugno. Questa udienza coincide con quella relativa a un’altra inchiesta riguardante gli appalti per la gestione del verde pubblico nella città.
Le accuse e i soggetti coinvolti
Oltre agli ex assessori Marzo e Casale, rischiano di essere chiamati a rispondere in giudizio:
- Franco Biondi
- Giovanni Natale
- Giuseppe Porfidia
- Gaetano Di Tora
- Magdi Khachermi, collaboratore dell’assessore Marzo
- Gioacchino Rivetti
- Gennaro Rondinone
- Raffaele Nunziante
- Pasquale Marotta
I contenuti dell’inchiesta
L’indagine si concentra su alcuni contratti relativi alla manutenzione del verde pubblico, delle scuole d’infanzia e del canile municipale. Secondo quanto emerso dalla Procura, Marzo e Casale avrebbero offerto lavori ad alcuni imprenditori in cambio del loro sostegno durante le elezioni comunali del 2021.