Comitato Vele: abbattere i pregiudizi e restituire dignità a Scampia

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Il processo di rigenerazione delle periferie, in particolare del quartiere di Scampia, è al centro dell’attenzione grazie all’impegno attivo dei suoi abitanti. Omero Benfenati, portavoce del Comitato Vele, ha sottolineato l’importanza di affrontare le sfide legate al degrado e ai pregiudizi che da anni affliggono la zona. Durante l’incontro intitolato “Scampia in movimento: ripartire dalle periferie”, organizzato dal quotidiano La Repubblica, sono emerse riflessioni significative sul percorso intrapreso per il riscatto della comunità.

il messaggio di speranza

Benfenati ha evidenziato come i residenti non siano semplici spettatori del cambiamento, ma protagonisti attivi nel processo di trasformazione. Le sue parole hanno messo in luce la resilienza della comunità: “Noi siamo il processo stesso”. Questo approccio proattivo si contrappone a un passato in cui Scampia era frequentemente associata a immagini negative e stereotipi dannosi.

le difficoltà affrontate

Il rappresentante del Comitato ha anche condiviso le sfide incontrate lungo il cammino verso la dignità. Tra le esperienze vissute, molteplici sono state le porte chiuse e le discriminazioni subite. Oggi si può affermare che l’unità e il desiderio di riscatto hanno portato a risultati tangibili:

  • Resistenza contro gli stereotipi negativi
  • Crescita della consapevolezza collettiva
  • Impegno nella riqualificazione degli spazi pubblici
  • Costruzione di una nuova identità per Scampia

un futuro promettente

Sebbene il cammino sia ancora lungo, Benfenati esprime fiducia nel fatto che siano stati raggiunti traguardi significativi. L’obiettivo finale rimane quello di restituire dignità e normalità alla vita quotidiana degli abitanti di Scampia.

personalità presenti all’incontro

  • Omero Benfenati – Rappresentante del Comitato Vele
  • Vittorio Passeggio – Leader storico delle lotte per la rigenerazione del quartiere
  • Membri del Comitato Vele
  • Rappresentanti del quotidiano La Repubblica

L’impegno collettivo continua a ispirare nuove generazioni e dimostra che è possibile cambiare la narrativa su Scampia attraverso azioni concrete ed efficaci.

Scritto da Giancarlo Umberti