Clan di Bari, il boss Misceo comanda dal carcere: 22 misure cautelari

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Il fenomeno della criminalità organizzata continua a manifestarsi con forza, nonostante gli sforzi delle autorità per contrastarlo. Recenti operazioni delle forze dell’ordine hanno evidenziato la resilienza di un clan mafioso, il quale ha mantenuto il controllo delle sue attività anche dall’interno del carcere.

operazione della guardia di finanza di bari

La Guardia di Finanza di Bari ha condotto un’importante operazione che ha portato all’esecuzione di 22 misure cautelari, tra arresti e altre restrizioni, su disposizione del GIP. Questo intervento si inserisce in un contesto più ampio di lotta alla mafia, volto a smantellare le reti criminali attive nella regione.

indagini e accuse

Le indagini sono state coordinate dalla DDA barese, focalizzandosi sul clan Misceo, già coinvolto in precedenti operazioni giudiziarie e condannato nel settembre 2023. Il clan è attivo non solo a Noicattaro, ma anche in diverse località come Gioia del Colle, Triggiano, Capurso, Bari e Fasano. Le accuse nei loro confronti includono:

  • Associazione mafiosa (18 indagati)
  • Spaccio di droga (48 episodi, 42 indagati)
  • Tentato omicidio (13 persone)
  • Traffico di stupefacenti (14 indagati)
  • Detenzione illegale di armi (8 indagati)

controllo dal carcere e linguaggio in codice

Il boss del clan avrebbe continuato a esercitare il suo potere attraverso comunicazioni illecite mentre si trovava detenuto. Le intercettazioni hanno rivelato un uso sistematico di un linguaggio criptico per riferirsi alle attività criminali:

  • “Bob”: marijuana
  • “Giubbotto della Versace” o “filo spinato”: cocaina
  • “Limoni”: hashish
  • “Il Papa che arriva da Roma”: grossi carichi di droga
  • “Documenti”: denaro

guerra tra clan e spaccio h24

Nella giornata del 3 marzo 2021 strong>, un duplice tentato omicidio avvenuto a Noicattaro ha segnato l’inizio dello scontro con il clan rivale Annoscia per il controllo delle piazze di spaccio. Per mediare la situazione è intervenuto il clan Parisi-Palermiti strong>, cercando una tregua per preservare i traffici nell’area di Japigia strong>.

sequestri e struttura organizzata

I risultati delle indagini hanno portato al sequestro dei seguenti materiali:

  • 5 kg di cocaina strong > li >
  • 16 kg di hashish strong > li >
  • 21 kg di marijuana strong > li >
  • Una pistola con 22 proiettili strong > li >
  • 5 depositi (“cupe”) utilizzati come magazzini strong > li >

dichiarazioni dei magistrati e delle forze dell’ordine

L’operazione ha suscitato reazioni significative da parte delle autorità competenti. Il sostituto procuratore della DDA, Francesco Giannella, ha affermato che “il clan Misceo controllava una vasta area”. Arcangelo Trivisani, comandante del nucleo PEF di Bari, ha descritto la struttura ben organizzata del gruppo criminale. Infine, Pasquale Russo della Guardia di Finanza ha esortato la cittadinanza a non cedere alla rassegnazione.

L’intervento conferma l’efficacia degli sforzi contro le organizzazioni mafiose e sottolinea l’importanza della cooperazione tra le istituzioni.

Scritto da Giancarlo Umberti