Campi Flegrei, l’impossibilità di evacuare migliaia di persone secondo Ciciliano

La situazione riguardante la crisi bradisismica dei Campi Flegrei è stata recentemente analizzata dal capo del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, Fabio Ciciliano. Durante un’audizione alla Commissione Ambiente della Camera, sono state fornite informazioni cruciali sul piano di evacuazione previsto per l’area.
Campi Flegrei: impossibilità di evacuazione
Ciciliano ha chiarito che “l’evacuazione può essere presa in considerazione solo in circostanze prevedibili, come nel caso di un rischio vulcanico. Per quanto riguarda il rischio sismico e bradisismico, non esiste alcuna possibilità di previsione. Di conseguenza, non è fattibile pensare all’evacuazione di migliaia di persone.” Queste affermazioni indicano che attualmente non ci sono le condizioni necessarie per trasferire la popolazione, se non in situazioni eccezionali.
Allontanamento temporaneo previsto
Ciciliano ha specificato che l’allontanamento temporaneo è previsto solo per coloro che risiedono in edifici dove i servizi essenziali potrebbero subire danni a causa del sollevamento del terreno. Tra i servizi menzionati vi sono:
- fogne
- tubazioni dell’acqua
- fosse settiche
- ascensori
Sopralluoghi e stato attuale della situazione
I sopralluoghi continuano con personale specializzato per verificare la stabilità degli edifici e delle abitazioni. Attualmente risultano 970 istanze registrate: 489 da residenti a Pozzuoli, 431 da cittadini dei quartieri napoletani colpiti dalla scossa di marzo e 50 da residenti nel Comune di Bacoli. Ciciliano ha sottolineato che al momento la situazione appare stazionaria.
Bollettino dell’Osservatorio Vesuviano
L’ultimo bollettino settimanale diffuso dall’Osservatorio Vesuviano ha evidenziato un rallentamento nella velocità di sollevamento del suolo , senza segnalare anomalie significative nei parametri geochimici. L’ultima scossa registrata si è verificata il 2 aprile con una magnitudo di 2.0 e epicentro nel Golfo di Pozzuoli.