Bradisismo Campi Flegrei e aumento dell’anidride carbonica atmosferica

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Recentemente, i Campi Flegrei hanno registrato un aumento marcato delle emissioni di anidride carbonica, con una particolare concentrazione nelle zone di Agnano, Pozzuoli e Bacoli. Questo fenomeno, legato all’attività vulcanica della regione, ha suscitato preoccupazione tra esperti e autorità locali per i potenziali rischi per la salute della popolazione.

aumento delle emissioni di anidride carbonica

Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano, ha affermato che l’intensificazione delle emissioni è un fenomeno naturale associato alla dinamica vulcanica, ma può risultare nocivo per la salute umana, in particolare in ambienti chiusi e scarsamente ventilati. I dati indicano che le emissioni di CO2 hanno raggiunto una media di 5000 tonnellate al giorno, un valore simile a quello riscontrabile in un vulcano attivo.

riunione d’emergenza in prefettura

L’aumento delle preoccupazioni ha portato la Prefettura di Napoli a organizzare un incontro operativo con la Protezione Civile nazionale e regionale, i sindaci dell’area flegrea, le ASL e i rappresentanti dell’Osservatorio Vesuviano. L’obiettivo principale consiste nel definire strategie di intervento per mitigare potenziali rischi per la popolazione.

  • Prefettura di Napoli
  • Protezione Civile nazionale e regionale
  • Sindaci dell’area flegrea
  • ASL locali
  • Osservatorio Vesuviano

aumento dei gas vulcanici nella zona pisciarelli-solfatara

Nella zona di Agnano-Pisciarelli e Solfatara si è osservato un aumento significativo delle emissioni gassose, inclusa l’anidride solforosa. Gli esperti dell’INGV segnalano che tali emissioni sono aumentate cinque volte rispetto ai livelli registrati sette anni fa. Questa tendenza suscita grande preoccupazione tra gli scienziati, che continuano a monitorare attentamente la situazione attraverso una rete attiva 24 ore su 24.

L’Osservatorio Vesuviano ha lanciato un allerta immediata dopo aver rilevato valori anomali di CO2 in alcune aree dei Campi Flegrei. La Prefettura ha quindi attivato il Centro di Coordinamento Soccorsi coinvolgendo tutte le autorità competenti della Protezione Civile e i dipartimenti sanitari per elaborare un piano d’emergenza.

I sindaci delle zone colpite emetteranno ordinanze specifiche per regolamentare l’accesso e la permanenza in edifici considerati a rischio. Nel frattempo, l’INGV continuerà a monitorare costantemente l’evoluzione del fenomeno.

  • Sindaci delle aree interessate
  • Autorità sanitarie locali
  • INGV – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
  • Centrali operative della Protezione Civile
  • Vigili del Fuoco

Scritto da Giancarlo Umberti