Barista ucciso, nipote del mandante condannato a 21 anni di carcere

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La recente sentenza della corte d’Assise di Appello di Napoli ha confermato una condanna significativa per un giovane coinvolto in attività criminali. La decisione ha suscitato attenzione e interesse, data la gravità del reato commesso e il contesto familiare del condannato.

condanna a 21 anni per alessio de falco

Alessio De Falco, ventiquattrenne appartenente alla nota famiglia criminale dei De Falco, ha ricevuto una pena detentiva di 21 anni. Questa decisione rappresenta una diminuzione rispetto alla richiesta iniziale della procura, che aveva sollecitato una condanna di 22 anni durante il primo grado.

Nel mese di aprile 2024, Alessio De Falco è stato giudicato colpevole dell’omicidio di Zlimen Imed, avvenuto in circostanze brutali. Il giovane ha inferto colpi mortali alla vittima, utilizzando una mazza e continuando l’aggressione anche quando Imed era già privo di difese. Dopo l’attacco, Imed è deceduto presso la clinica di Tora e Piccilli.

legami familiari e contesto criminale

Il condannato è legato a personalità significative nel panorama criminale locale. È infatti nipote di Nunzio ‘o lupo De Falco, noto mandante dell’omicidio del sacerdote don Peppe Diana, deceduto un anno fa. Inoltre, Alessio è parente di Vincenzo De Falco O’Fuggiasco, assassinato nel 1991.

difesa legale

La difesa del giovane è stata affidata agli avvocati Mirella Baldascino e Pasquale Diana. In primo grado, egli aveva affrontato la possibilità dell’ergastolo, poiché la procura competente per territorio aveva richiesto la massima pena.

  • Alessio De Falco
  • Zlimen Imed
  • Nunzio ‘o lupo De Falco
  • Vincenzo De Falco O’Fuggiasco
  • Mirella Baldascino (avvocato)
  • Pasquale Diana (avvocato)
Scritto da Giancarlo Umberti