Baby camorristi di Pianura trasformano Chiaia in un Far West

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Un episodio di violenza avvenuto nel cuore della movida napoletana ha portato all’arresto di tre giovani, accusati di un aggressione brutale nei confronti di uno studente universitario. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza hanno giocato un ruolo cruciale nell’identificazione dei responsabili.

dettagli dell’aggressione

L’incidente si è verificato in uno dei locali situati nella zona dei “baretti”, frequentata da numerosi giovani durante il fine settimana. I tre arrestati, con età compresa tra i 19 e i 22 anni, sono stati presi in custodia dai carabinieri della Compagnia di Napoli-Bagnoli, grazie a un’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

accuse e reati contestati

Due degli arrestati sono accusati di lesioni aggravate dal metodo mafioso, mentre il terzo è indagato per pubblica intimidazione con uso di armi, anch’esso aggravato dalla matrice mafiosa. Secondo le ricostruzioni effettuate dagli inquirenti, l’aggressione sarebbe scaturita da motivi futili: una lite che ha portato a minacce e all’utilizzo dell’arma nei confronti della vittima, uno studente che stava celebrando il suo compleanno.

svolgimento degli eventi

La situazione è degenerata rapidamente: dopo aver minacciato la vittima, i tre aggressori hanno iniziato a picchiarlo brutalmente all’interno del locale. Il giovane è stato colpito alla testa con il calcio della pistola e continuato a essere malmenato anche dopo essere svenuto. La scena si è svolta sotto gli occhi attoniti degli altri clienti presenti nel locale.

sparatoria e conseguenze

Dopo l’aggressione, i tre sono usciti e hanno sparato due colpi di pistola ad altezza d’uomo, seminando panico tra la folla presente. Una telecamera ha ripreso uno degli aggressori mentre riponeva l’arma nei pantaloni prima di allontanarsi dal luogo del crimine.

Le indagini condotte dai carabinieri del Nucleo Operativo di Bagnoli, coordinate dalla DDA, hanno permesso agli inquirenti di identificare i colpevoli attraverso un’attenta analisi delle registrazioni video e delle testimonianze raccolte sul posto. L’inchiesta ha rivelato anche legami con ambienti criminali attivi nella zona di Pianura, suggerendo che l’aggressione non fosse solo un atto violento ma rappresentasse una dimostrazione di potere tipica della camorra.

  • Tre giovani arrestati (19-22 anni)
  • Studente universitario aggredito
  • Carabinieri della Compagnia Napoli-Bagnoli coinvolti nelle indagini
  • DDA coordinatrice dell’inchiesta
  • Ambienti criminali attivi nella zona evidenziati dalle indagini
Scritto da Giancarlo Umberti