Arte e liturgia a Capodimonte: un viaggio spirituale nella teologia

La Sezione “San Tommaso d’Aquino” della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale ha recentemente aperto al pubblico la Mostra Quaresima-Pasqua, un’esposizione che presenta opere di artisti moderni e contemporanei, donate da Isabella Meoni Ferrara negli anni ’90. Questa collezione si distingue per la sua eccezionale qualità e rappresenta un vero e proprio unicum nel contesto culturale di Napoli, una città già nota per la sua ricchezza artistica.

importanza della mostra

Il Decano della Facoltà Teologica, prof. Antonio Foderaro, ha sottolineato il valore educativo e promozionale di questa iniziativa, affermando che «la fede, che ha sempre ispirato l’arte, non è solo un tema culturale ma anche una fonte di cultura». Il curatore della Mostra, prof. Giuseppe Falanga, ha aggiunto che «coloro che visiteranno l’esposizione intraprenderanno un cammino attraverso la bellezza, approfondendo il mistero della conoscenza divina tramite la contemplazione delle opere e la lettura dei testi liturgici ad esse associati».

obiettivi culturali e spirituali

L’iniziativa è stata concepita in collaborazione con l’Ufficio Liturgico dell’Arcidiocesi di Napoli non solo per arricchire il periodo della Quaresima e Pasqua, ma anche come preparazione culturale alla 75ma Settimana Liturgica Nazionale, prevista nella città dal 25 al 28 agosto 2025. Come dichiarato dal Direttore dell’Ufficio Liturgico mons. Nicola Longobardo, «l’arte e la liturgia esprimono entrambe la bellezza», evidenziando che «la liturgia non è solo il culmine della vita ecclesiale ma anche una grazia che accompagna il nostro percorso cristiano».

dettagli sulla visita

La Mostra è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì (mattino: ore 10-12; pomeriggio: ore 15-17), fino al 9 giugno presso la sede della Facoltà Teologica in viale Colli Aminei 2 a Napoli. È disponibile anche un percorso virtuale consultabile sul sito ufficiale.

ospiti e personalità coinvolte

  • prof. Antonio Foderaro
  • prof. Giuseppe Falanga
  • mons. Nicola Longobardo

Scritto da Giancarlo Umberti