Arresto di emanuela gregorini dollarino della camorra in colombia

Un significativo intervento contro le organizzazioni mafiose transnazionali è stato realizzato in Colombia, con l’arresto di Emanuele Gregorini, noto membro della camorra e ricercato nell’ambito dell’inchiesta Hydra della Procura di Milano.
arresto di emanuele gregorini
Il soggetto, conosciuto con il soprannome di “Dollarino”, era riuscito a fuggire all’estero ed è stato catturato in un appartamento a Cartagena de Indias, dove si era rifugiato dopo il suo arrivo da Panama avvenuto il 2 febbraio scorso. Gregorini è considerato uno dei principali esponenti della componente camorrista all’interno del cosiddetto “sistema mafioso lombardo” ed era tra i 153 ricercati per cui la Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Milano aveva emesso mandati di arresto alla fine del 2023.
collaborazione internazionale per l’arresto
L’operazione ha visto una stretta collaborazione tra le forze di polizia colombiane e il Reparto Operativo dei Carabinieri di Milano. Durante l’operazione sono stati sequestrati telefoni e dispositivi elettronici in possesso del latitante, ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria colombiana in attesa dell’estradizione verso l’Italia. L’arresto rappresenta un passo importante nella lotta contro la criminalità organizzata transnazionale.
significato dell’arresto
Marcello Viola, procuratore capo di Milano, ha sottolineato che questo risultato dimostra l’efficacia della cooperazione internazionale nel contrastare i latitanti significativi. Ha evidenziato come questa operazione possa contribuire a disarticolare le alleanze mafiose tra siciliani, calabresi e campani attive nella città meneghina.
ruolo di gregorini nella mafia milanese
Gregorini era affiliato al clan campano-romano guidato da Michele Senese e svolgeva un ruolo cruciale come mediatore tra le diverse fazioni della criminalità organizzata. In una intercettazione durante l’inchiesta Hydra, egli affermava: “Qua è Milano! Non ci sta Sicilia, non ci sta Roma, non ci sta Napoli, le cose giuste qua si fanno!”, evidenziando così la sua posizione predominante negli affari mafiosi nel capoluogo lombardo.
prospettive future
L’operazione segna un ulteriore progresso nel contrasto alla criminalità organizzata e dimostra come la sinergia tra forze dell’ordine internazionali possa portare a risultati concreti anche contro i latitanti più sfuggenti. Gregorini attende ora l’estradizione in Italia per rispondere delle accuse mosse nei suoi confronti mentre continuano le indagini per smantellare ulteriormente le reti mafiose operanti sia a livello nazionale che internazionale.
- Emanuele Gregorini (Dollarino)
- Michele Senese
- Marcello Viola (Procuratore Capo)
- Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Milano
- Carabinieri di Milano