Tentato omicidio a pozzuoli: la sorprendente storia di sopravvivenza di gaia

Un evento tragico ha colpito la cittadina flegrea, con una giovane madre di 25 anni, Gaia, vittima di un’aggressione violenta da parte del suo ex fidanzato e di due complici. Questo episodio ha trasformato un luogo noto per la sua bellezza, il belvedere di Pozzuoli, in uno scenario di violenza e paura.

Pozzuoli: Gaia aggredita brutalmente, “Sono viva per miracolo”

Secondo le indagini condotte dalle forze dell’ordine, l’aggressione è avvenuta mentre Gaia si trovava sola. L’ex compagno, con cui aveva interrotto la relazione a gennaio e dal quale ha avuto un figlio di pochi mesi, l’ha colpita ripetutamente con pugni. La situazione è degenerata ulteriormente quando ha tentato di gettarla oltre il parapetto del belvedere. Solo grazie alla tenacia della giovane e all’intervento tempestivo di alcuni passanti si è evitata una tragedia.

Ricostruzione della brutale aggressione

La vittima ha raccontato al deputato Borrelli che stava in auto quando il suo ex fidanzato è giunto sul posto insieme a due complici, trascinandola fuori dall’abitacolo. Da quel momento sono iniziati schiaffi e calci che hanno segnato l’inizio di un attacco feroce. L’aggressore ha cercato di uccidere Gaia scaraventandola dal parapetto del belvedere; Lei è riuscita a opporre resistenza. I tre aggressori l’hanno quindi costretta a salire nella loro auto continuando a maltrattarla.

In un momento cruciale, Gaia è riuscita a utilizzare il cellulare del suo ex per contattare il padre e chiedere aiuto. Spaventati dall’arrivo delle forze dell’ordine, i tre aggressori hanno abbandonato la giovane sull’asfalto prima di fuggire. Dopo vari tentativi, Gaia è riuscita a fermare un’auto in transito per ricevere assistenza.

“Pensavo di morire; sono viva per miracolo,” queste le parole pronunciate dalla vittima in una foto diffusa sui social che mostra i segni delle violenze subite.

Dopo essere stata ricoverata d’urgenza in ospedale, i medici hanno diagnosticato lesioni guaribili in 30 giorni; Il trauma psicologico potrebbe necessitare ben più tempo per essere superato.

Intervento delle forze dell’ordine e solidarietà sociale

I Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Pozzuoli sono intervenuti rapidamente dopo la chiamata al numero d’emergenza 112. Hanno rintracciato e arrestato l’aggressore con l’accusa di tentato omicidio; anche i due complici sono stati arrestati poiché coinvolti nell’agguato contro la vittima.

L’episodio ha suscitato una forte reazione sui social media, dando vita a una campagna di sostegno promossa anche dal sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione. “È viva per miracolo; uno scandalo,” ha dichiarato il primo cittadino sottolineando la gravità della situazione e invitando le donne a rompere il silenzio sulle violenze subite.
“Abbiamo istituito il Centro Antiviolenza e la Consulta per le Pari Opportunità; ma c’è ancora molto da fare. Gaia non sei sola,” ha aggiunto Della Ragione.

  • Gaia – Vittima dell’aggressione
  • Ex fidanzato – Aggressore principale
  • Due complici – Partecipanti all’agguato
  • Borrelli – Deputato che ascolta la testimonianza della vittima
  • Della Ragione – Sindaco di Bacoli sostenitore della causa
Scritto da Giancarlo Umberti