Maestro roberto de simone: un ricordo della sua eredità artistica

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La scomparsa del Maestro Roberto De Simone ha lasciato un segno profondo nel panorama culturale italiano. Questo illustre musicologo, compositore, regista e antropologo si è spento all’età di 91 anni, creando un vuoto incolmabile all’interno della comunità artistica.

un maestro della cultura napoletana

De Simone era malato da tempo e ha trascorso i suoi ultimi momenti nella sua residenza di Napoli, circondato dai familiari e dagli amici più cari. La sorella Giovanna, il nipote Alessandro – musicista e docente al conservatorio San Pietro a Majella – e l’amico Massimo Forte sono stati accanto a lui in questo difficile momento.

una figura centrale del novecento

Con la sua morte si conclude un’epoca significativa per la cultura napoletana. De Simone è stato una figura chiave del Novecento e dei primi anni del nuovo millennio. Fondatore nel 1967 della Nuova Compagnia di Canto Popolare, ha saputo riportare alla ribalta la tradizione musicale partenopea con uno stile che mescolava elementi colti, teatrali e antropologici.

contributi artistici significativi

Dalla sua direzione artistica presso il Teatro di San Carlo dal 1981 al 1987 fino alla guida del Conservatorio di San Pietro a Majella tra il 1995 e il 1999, De Simone ha esplorato vari linguaggi musicali con passione e rigore accademico. Ha riscoperto opere dimenticate del Settecento napoletano, presentandole con visioni innovative ma rispettose delle radici storiche.

opere celebri

Tra le sue creazioni più emblematiche figurano:

  • “La Gatta Cenerentola”
  • “L’Opera Buffa del Giovedì Santo”
  • “Masaniello”
  • “Mistero Napolitano”
  • “La Festa di Piedigrotta”

Nell’ambito musicale spiccano anche composizioni come il “Requiem in memoria di Pier Paolo Pasolini”, la cantata “Populorum Progressio”, e la “Lauda Intorno allo Stabat”.

spettacoli indimenticabili al teatro di san carlo

De Simone è stato autore di spettacoli memorabili per il Teatro di San Carlo, tra cui:

  • “Festa Teatrale”
  • “Stabat Mater”, con Irene Papas
  • “Eleonora”, interpretata da Vanessa Redgrave

collaborazioni illustri

Lavorando con grandi direttori d’orchestra come Riccardo Muti, ha portato le sue visioni artistiche nei teatri più prestigiosi d’Italia e d’Europa. Il suo approccio combinava arte colta e popolare, riuscendo a toccare le corde dell’identità meridionale con una forte risonanza universale.

La cultura italiana perde una delle sue voci più autorevoli. Roberto De Simone rappresentava un ponte tra memoria storica e modernità, sacralità ed espressione popolare. Napoli piange uno dei suoi figli più illuminati; L’eredità artistica che lascia continuerà a vivere attraverso la musica, il teatro e nei cuori di coloro che hanno avuto l’opportunità di ascoltarlo.

Scritto da Giancarlo Umberti