Nuovi dazi USA: 10% su molte importazioni e come influiscono su di noi

Il 5 aprile 2025 segna l’entrata in vigore dei nuovi dazi doganali del 10% imposti dall’amministrazione statunitense, attivi dalle 00:01 di sabato (le 06:01 in Italia). Questa misura interessa la maggior parte dei prodotti importati negli Stati Uniti da diverse nazioni, aggiungendosi ai dazi già esistenti e creando un ulteriore fronte di tensione nel commercio globale.
dazi doganali: una misura controversa
Il provvedimento, annunciato nei giorni precedenti dalla Casa Bianca, rappresenta un significativo irrigidimento della politica commerciale americana. Ci si aspetta che questa decisione possa generare reazioni a catena tra i partner internazionali, già allertati per le possibili conseguenze economiche.
revisione al ribasso per territori francesi d’oltremare
Tra le novità più recenti si segnala la riduzione delle tariffe previste per due territori francesi d’oltremare, inizialmente colpiti da dazi molto più elevati. Le regioni coinvolte sono:
- La Réunion, nell’Oceano Indiano;
- Saint-Pierre-et-Miquelon, un piccolo arcipelago nell’Atlantico settentrionale.
Inizialmente, le importazioni dalla Réunion avrebbero dovuto subire una tariffa del 37%, mentre quelle da Saint-Pierre-et-Miquelon avrebbero dovuto affrontare un’imposizione del 50%. La versione aggiornata del provvedimento stabilisce che entrambe le aree saranno soggette al dazio standard del 10%, allineandosi con altre collettività francesi d’oltremare come Guadalupa e Martinica.
preoccupazioni per l’impatto globale
Molti analisti considerano il nuovo pacchetto di dazi come una mossa potenzialmente destabilizzante per il commercio internazionale. Sebbene l’incremento tariffario sia contenuto nella percentuale, esso colpisce vari settori economici e potrebbe innescare contromisure dai Paesi interessati. Le prossime settimane si preannunciano cruciali per valutare l’effettivo impatto delle misure e le reazioni dei partner commerciali, particolarmente in Europa e Asia, dove sono attese pesanti ripercussioni sull’export.