Ercolano esplosivi: trovati 350 kg e due arresti

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Ercolano ha recentemente vissuto un tragico evento legato a un’esplosione avvenuta l’8 novembre 2024, che ha portato alla morte di tre giovani all’interno di una fabbrica clandestina di fuochi d’artificio. I Carabinieri della Tenenza di Ercolano, sotto la direzione della Procura di Napoli, hanno effettuato operazioni di sequestro e arresto significative.

Sequestro e arresti

In seguito all’incidente, sono stati sequestrati 350 chilogrammi di materiale esplosivo e sono state eseguite due misure cautelari. Sono finiti in carcere Pasquale Punzo, 38 anni, già detenuto dal novembre precedente, e Vincenzo D’Angelo, 31 anni, entrambi accusati di omicidio volontario con dolo eventuale. Raffaele Boccia, 64 anni, imprenditore sospettato di aver fornito i materiali per la produzione degli esplosivi, è stato posto agli arresti domiciliari.

Giovani vittime dello sfruttamento

Nell’esplosione hanno perso la vita Aurora e Sara Esposito, gemelle di 26 anni, insieme a Samuel Tafciu, un giovane di 18 anni. Tutti erano impiegati in nero nella fabbrica abusiva. Le indagini rivelano che nel laboratorio venivano prodotti esplosivi illegali, tra cui cilindri contenenti “flash powder” realizzati con sostanze chimiche pericolose.

Ruolo del fornitore

Boccia è accusato di aver venduto senza alcuna tracciabilità i precursori chimici ai due arrestati, consapevole della loro destinazione illecita.

La voce del sindaco: “Ercolano pretende giustizia”

Il sindaco Ciro Buonajuto ha espresso il suo desiderio di verità e giustizia: «Oggi facciamo un altro passo verso la verità. Quell’esplosione ha ucciso tre giovani sfruttati in un business senza scrupoli. La città non dimentica e chiede giustizia». Ha inoltre accennato alla possibilità di costituirsi parte civile al fianco delle famiglie delle vittime.

L’indagine continua per identificare eventuali complici e prevenire future tragedie simili.

  • Aurora Esposito
  • Sara Esposito
  • Samuel Tafciu
  • Pasquale Punzo (arrestato)
  • Vincenzo D’Angelo (arrestato)
  • Raffaele Boccia (agli arresti domiciliari)
  • Ciro Buonajuto (sindaco)
Scritto da Giancarlo Umberti