Strage fabbrica fuochi Ercolano: coppia arrestata

Ercolano ha assistito a un nuovo sviluppo nell’inchiesta riguardante la tragedia avvenuta lo scorso novembre. Questa mattina, i Carabinieri della Tenenza locale hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli, su delega della Procura.
I destinatari del provvedimento
I provvedimenti riguardano un uomo e una donna, accusati di una serie di reati connessi all’esplosione che ha avuto luogo in una fabbrica clandestina di fuochi d’artificio. Questo incidente ha causato la morte di tre giovani: Samuel Tafciu, 18 anni, e le sorelle gemelle Aurora e Sara Esposito, 26 anni.
La tragedia di via Patacca
L’evento tragico è avvenuto il 18 novembre, quando un’abitazione al civico 94 di via Patacca, utilizzata come laboratorio illegale per la produzione di petardi, è esplosa. La deflagrazione ha travolto i tre ragazzi, causando loro gravi ferite mortali e il crollo dell’intera struttura.
Le indagini e le accuse
Le indagini condotte dalla Procura di Napoli hanno evidenziato l’illecito carattere dell’attività, svolta in spazi non idonei e senza alcuna misura di sicurezza. I due indagati sono accusati, tra l’altro, di omicidio colposo plurimo, lesioni gravi (poiché altre persone sono rimaste ferite) e produzione illegale di esplosivi. Si ritiene che abbiano gestito o contribuito alla suddetta attività illecita ignorando norme fondamentali e consapevoli dei rischi coinvolti.
Rilievi degli investigatori
Le analisi tecniche hanno confermato che l’esplosione è stata causata dalla manipolazione imprudente di materiali pericolosi in un ambiente non adeguato, privo delle necessarie misure protettive. I Carabinieri, insieme al Nucleo Investigativo, stanno ricostruendo una catena di responsabilità che potrebbe estendersi ulteriormente; nuovi provvedimenti non sono da escludere.
Reazioni e sviluppi futuri
La tragedia ha suscitato sdegno nella comunità locale, dove da tempo si denunciano laboratori clandestini. Il sindaco Ciro Buonajuto ha definito questa situazione una “piaga da estirpare“, richiedendo interventi più incisivi. L’azione della Giustizia rappresenta un primo passo verso la verità; Per le famiglie delle vittime – un ventenne e due ragazze – nulla potrà compensare la perdita subita.
I due indagati saranno trasferiti in carcere in attesa dell’udienza di convalida. Nel frattempo, la Procura sta valutando l’aggiunta del reato di disastro colposo. Le forze dell’ordine continuano a effettuare blitz sul territorio per smantellare altri depositi illegali.
- Samuel Tafciu
- Aurora Esposito
- Sara Esposito
- Ciro Buonajuto
- Nucleo Investigativo
- Percorso giudiziario
- Agenzia dei Carabinieri
- Diverse vittime ferite