Caso Paciolla: i genitori chiedono giustizia per Mario

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richiesta di giustizia per mario paciolla

Due settimane dopo l’udienza del 19 marzo a Roma, i genitori di Mario Paciolla, Anna e Pino, rinnovano la loro richiesta di giustizia. La coppia esprime il desiderio che, nel caso si arrivi a un’archiviazione del caso, questa avvenga con la qualifica di omicidio. Mario Paciolla, cooperante italiano, è stato trovato privo di vita in Colombia il 15 luglio 2020.

dubbi sulla versione ufficiale

I genitori non accettano la versione fornita dalle autorità colombiane che parla di suicidio. Richiedono quindi che le indagini continuino per chiarire il contesto della morte di Mario e il suo coinvolgimento in Colombia. Anna Motta ha sottolineato l’attenzione mostrata dal giudice durante l’udienza e spera in un prolungamento delle indagini.

collaborazione tra governi

Pino Paciolla ha evidenziato la necessità di una maggiore cooperazione da parte del governo colombiano e ha invitato l’attuale governo italiano a impegnarsi attivamente in questo senso. Secondo lui, “la difesa dei diritti umani è universale e non ha colore politico”.

circostanze misteriose della morte

Nonostante la morte sia stata archiviata come suicidio, i genitori hanno espresso preoccupazioni riguardo a diverse incongruenze emerse durante le indagini iniziali. Tra queste vi sono:

  • scomparsa degli effetti personali del cooperante;
  • pulizia dell’abitazione effettuata con candeggina;
  • possibile accordo tra governi per secretare documenti relativi alla sua morte.

sostegno dalla comunità accademica e civile

Nell’ambito dell’Università Orientale di Napoli, dove Mario ha studiato, è stato presentato un nuovo sito web dedicato alla sua memoria. Daniele Grano, membro del collettivo responsabile della creazione del sito, ha ribadito il supporto alla famiglia Paciolla nella ricerca della verità: “Siamo certi che Mario non si è ucciso”, afferma Grano.

La richiesta di giustizia trova sostegno anche da una rete ampia di esponenti della società civile, inclusa:

  • associazione Articolo 21;
  • Sindacato unitario dei giornalisti della Campania;
  • Fnsi (Federazione Nazionale Stampa Italiana).
Scritto da Giancarlo Umberti