137 anni dalla nascita di Libero D’Orsi, l’archeologo di Castellammare

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Cultura e Spettacolo

Libero D’Orsi: un archeologo di rilevanza storica

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Il 30 marzo del 1888 segna la nascita di Libero D’Orsi, un illustre archeologo originario di Castellammare di Stabia. Dopo aver conseguito la laurea in Lettere all’Università di Napoli e in Filosofia presso l’Università di Padova, nel 1946 assunse il ruolo di preside della scuola media Stabiae. Tre anni dopo, ricevette l’incarico di ispettore onorario per le Antichità e Belle Arti, prima di diventare Conservatore Onorario del museo statale stabiese.

Contributi alla riscoperta dell’antica Stabiae

D’Orsi ha dedicato gran parte della sua vita allo studio della storia dell’antica Stabiae, distrutta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Il suo impegno si è focalizzato sulla continuazione degli scavi archeologici avviati dai Borboni, come documentato negli scritti dello studioso Michele Ruggero. Ottenendo i necessari permessi e finanziamenti, iniziò gli scavi sulla collina di Varano, dove furono rinvenute parti delle mura antiche.

Scoperte significative durante gli scavi

  • Tombe paleocristiane a Grotta San Biagio con affreschi significativi.
  • Ritrovamenti della Villa San Marco.
  • Affresco del mito di Arianna che ha dato nome alla villa romana.
  • Necropoli con oltre 300 sepolture risalenti al VII-IV secolo a.C.

Istituzioni e riconoscimenti

Nell’anno 1951 fu istituito il Comitato per gli Scavi di Stabia, guidato dal Marchese Aldo Paternò del Grado, che sostenne economicamente D’Orsi nella sua missione. Anche il comune di Castellammare contribuì al finanziamento delle attività archeologiche. Nel 1959 venne inaugurato l’Antiquarium Stabiano presso la scuola Stabiae.

Eredità duratura e riconoscimenti postumi

Il Museo Archeologico di Castellammare di Stabia è stato intitolato a Libero D’Orsi il 24 settembre 2020 in onore dei suoi sforzi nel campo dell’archeologia. La sua figura è celebrata anche da numerose iniziative promosse dall’Associazione Antica Necropoli di Stabiae Madonna delle Grazie, attivamente impegnata nella valorizzazione del patrimonio culturale locale.

Scritto da Giancarlo Umberti