Morte di Maradona, arrestata l’ex guardia del corpo per dichiarazioni false

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La complessa vicenda giudiziaria riguardante la morte di Diego Armando Maradona, avvenuta il 25 novembre 2020, continua a riservare colpi di scena. Recentemente, un nuovo sviluppo ha catturato l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale.

Arresto di Julio César Coria

Il 25 marzo 2025, Julio César Coria, ex guardia del corpo del celebre calciatore argentino, è stato arrestato con l’accusa di aver fornito falsa testimonianza durante il processo in corso presso il tribunale di San Isidro. Questo evento rappresenta un momento cruciale in un caso che continua a tenere viva la curiosità e le preoccupazioni dei media e dei tifosi.

Coria era presente nella cosiddetta “casa degli orrori” a Tigre nel giorno della morte di Maradona ed è stato chiamato a testimoniare davanti alla Terza Corte penale. Le sue dichiarazioni hanno sollevato interrogativi tra i magistrati.

L’ex custode ha negato qualsiasi contatto diretto con Leopoldo Luque, neurochirurgo considerato uno dei principali imputati per omicidio con dolo eventuale. Questa affermazione è stata contestata dal pubblico ministero Patricio Ferrari, che ha presentato prove in aula sotto forma di messaggi WhatsApp scambiati tra Coria e Luque, dimostrando una palese contraddizione rispetto alle sue affermazioni giurate.

Accuse e discrepanze nelle testimonianze

Durante l’udienza, Ferrari ha accusato Coria dicendo: “Lei sta chiaramente mentendo”, evidenziando come le incongruenze nella sua testimonianza abbiano minato la sua credibilità. I procuratori Cosme Iribarren e Fernando Burlando hanno inoltre sottolineato altre discrepanze significative, inclusa la questione del ruolo della psichiatra Agustina Cosachov nelle procedure di rianimazione di Maradona.

Coria aveva sostenuto che Cosachov si fosse alternata con un’infermiera nel tentativo di salvare Maradona; Questo particolare non era mai emerso nelle sue precedenti deposizioni. La giustificazione fornita da Coria—“Non l’ho detto prima perché non me l’hanno chiesto”—non ha convinto i giudici Maximiliano Savarino, Verónica Di Tommaso e Julieta Makintach, i quali hanno accolto la richiesta d’arresto immediato.

Processo per la morte di Maradona

L’arresto di Coria complica ulteriormente una situazione già intricata. Attualmente sono otto le persone accusate di omicidio semplice con dolo eventuale per la morte del leggendario calciatore. Tra gli imputati figurano:

  • Leopoldo Luque
  • Agustina Cosachov
  • Carlos Díaz
  • Ricardo Omar Almirón
  • Mariano Perroni
  • Nancy Forlini
  • Pedro Pablo Di Spagna
  • Gisela Madrid (processata separatamente)

Le indagini cercano ancora di stabilire se Maradona sia stato vittima di negligenza o trattamento medico inadeguato dopo un intervento chirurgico per un ematoma cerebrale.

Verità sulla morte di Maradona

L’icona del calcio mondiale è deceduta all’età di 60 anni a causa di un arresto cardiaco mentre si riprendeva in una residenza privata. La sua scomparsa ha generato grande commozione tra i tifosi e numerosi interrogativi sulle responsabilità delle persone incaricate della sua cura.

L’arresto recente alimenta il dibattito su possibili verità nascoste riguardo al caso. Il processo rimane sotto attenta osservazione sia in Argentina che all’estero e si preannuncia lungo e controverso. Attualmente, Julio Coria resta in custodia mentre il procedimento giudiziario prosegue nella speranza che possa emergere finalmente una verità sulla morte del “Diez”, mantenendo viva l’attesa per giustizia nei confronti dell’amata leggenda dello sport.

Scritto da Giancarlo Umberti