Finanziamento da 27 milioni alla reggia di carditello dal ministero della cultura

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Il finanziamento per il Real Sito di Carditello rappresenta un passo significativo verso la valorizzazione di questo importante patrimonio culturale. Con un investimento totale di 27 milioni di euro da parte del Ministero della Cultura, si prevede un restauro completo e un consolidamento strutturale della Delizia Reale.

finanziamenti e obiettivi del progetto

Questo nuovo finanziamento si aggiunge ai 30 milioni di euro già annunciati dal Ministero, a seguito della visita del ministro Sangiuliano nel mese di maggio. Le risorse ottenute consentiranno alla Fondazione Real Sito di Carditello di procedere con il recupero dei volumi ancora inagibili, mirando al ripristino definitivo dell’area e delle sue pertinenze borboniche.

un contesto storico rinnovato

A dieci anni dall’assegnazione del sito al Ministero dei Beni Culturali, il complesso monumentale sta vivendo una nuova fase dopo decenni di abbandono e vandalismo. Secondo Maurizio Maddaloni, presidente della Fondazione, questo finanziamento evidenzia la centralità che Carditello ha acquisito nel panorama nazionale.

dettagli sui finanziamenti recenti

I numeri parlano chiaro: negli ultimi sei mesi sono stati approvati circa 60 milioni di euro. Tra questi:

  • 30 milioni di euro per completare i lavori sugli edifici del complesso;
  • 27.750.566,4 euro per l’efficientamento energetico;
  • 15.292.074,59 euro per interventi strutturali legati all’efficienza energetica;
  • 12.458.491,86 euro per la sicurezza sismica dei luoghi culturali.

sostenibilità e riqualificazione territoriale

L’approccio della governance è caratterizzato dalla trasparenza e dalla legalità, lavorando in sinergia con il Ministero della Cultura e la Regione Campania. Gli interventi mirano non solo alla sicurezza degli edifici storici ma anche al recupero delle aree circostanti.

Costrutto nel 1787 da Francesco Collecini su volere di Ferdinando IV di Borbone, il Real Sito è un esempio unico nel suo genere dedicato all’agricoltura e alla zootecnia. Completano l’area la Reggia neoclassica e diversi ambienti agricoli che testimoniano l’imprenditoria illuminata dei Borbone.

aumento delle potenzialità turistiche

Maddaloni sottolinea come ciò che inizialmente sembrava una visione utopistica stia diventando realtà grazie a uno spirito manageriale volto a preservare il patrimonio edilizio danneggiato. Il Real Sito ha tutte le carte in regola per diventare una meta culturale paragonabile alla Venaria Reale del sud Italia.

Scritto da Giancarlo Umberti