Caravaggio in musica: il terzo appuntamento a Salerno

Il terzo appuntamento della rassegna “Caravaggio in musica” si terrà venerdì 28 febbraio alle ore 19:00 presso il Complesso San Michele a Salerno. Questo evento è parte integrante della mostra organizzata dalla Fondazione Carisal, intitolata “Caravaggio. La Presa di Cristo dalla Collezione Ruffo”.

ensemble salerno classica e ospiti

L’Ensemble Salerno Classica sarà il protagonista della serata, composto da:

  • Sergio Martinoli – violino
  • Shaady Mucciolo – violino
  • Francesco D’Arcangelo – violoncello
  • Marianna Meroni – cembalo

Oltre ai membri dell’ensemble, saranno presenti come ospiti:

  • Giulia Lepore – soprano
  • Cristina D’Alessandro – contralto

omaggio a caravaggio e la musica barocca

Questa iniziativa fa parte del ciclo “I Venerdì di Caravaggio”, dedicato alla musica Barocca. Domenico Credendino, Presidente della Fondazione Carisal, ha evidenziato l’importanza di queste serate per avvicinarsi alle opere di Michelangelo Merisi. Durante la serata, verrà proiettata la celebre opera “Presa di Cristo”, accompagnando l’esecuzione musicale che si inserisce nel programma dei “Concerti d’Estate di Villa Guariglia”, sotto la direzione tecnica di Olga Chieffi.

repertorio musicale dell’evento

L’evento prevede l’esecuzione della “Follia” di Arcangelo Corelli, una sonata dall’op. 5 che rappresenta un punto fermo nella storia della musica europea. Questo tema musicale, originario della tradizione iberica, è stato reinterpretato da numerosi compositori nel corso del tempo. La “Follia” dimostra la straordinaria abilità di Corelli nella creazione di varie melodie.

Nella seconda parte della serata sarà presentato lo “Stabat Mater” in Do minore di Alessandro Scarlatti. Questa composizione, realizzata a Napoli e conservata nella Biblioteca del Conservatorio di Musica di Firenze, fu commissionata dalla Congregazione dei Cavalieri della Vergine dei Dolori. L’opera esprime con grande intensità il dolore materno attraverso episodi solistici e duetti che culminano in un finale suggestivo.

Scritto da Giancarlo Umberti